Silvia Pasticci

Vi ricordate le gite della nostra infanzia?

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Retro

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So che in Italia la fissa ce l’avete con il mare, in Spagna (sopratutto quando cresci a 400Km dal mare) la fissa era andare in campagna.

Ricordo mia madre e la faccia che faceva quando mio padre, a tradimento e senza averle detto niente prima, proponeva ai miei zii (e annessa famiglia) di fare un pranzo in campagna. Mica era lui a cucinare e a pulire tutto quello che rimaneva in giro per casa, puzza di fumo che ci portavamo compressa!

Un milione di anni fa d’estate si poteva ancora accendere un fuoco per fare il barbecue o la tipica (e da me odiatissima) paella. Se si faceva la grigliata eravamo sempre noi a portare la griglia e, soprattutto, di riportarla in dietro e lavarla e di fare la tortilla o la empanada… se si faceva la paella le cognate scaricavano su mia madre la preparazione di tutti i soffritti e brodini vari che ci volevano, così da, una volta in campagna, limitarsi a versare tutto nella “paellera” e poi aggiungere il riso e via! via per loro che i miei cugini erano troppo piccoli ma per me, adolescente svogliata, era tutt’altra storia dato che dovevo lavorare, mi annoiavo e, la beffa, di domenica dovevo alzarmi presto!

Un’altra delle tradizioni di famiglia era quella di lasciare della frutta sbucciata in giro per farci andare le formiche lì invece che sul cibo (???) secondo me alla fine ne venivano comunque e ci provavano lo stesso ad andare sulla roba che era in tavola…

Dove andavamo di solito c’erano dei tavoli ma non essendoci abbastanza posto a sedere mi toccava, sempre a me, sedermi sul frigetto da campeggio, il nostro era rosso e aveva la maniglia rotta (sarà ancora in giro nella cantina dei miei). Poi, dopo pranzo pantagruelico, si giocava a noiosissimi giochi a carte o a pallavolo con una corda legata a due alberi per fare da rete…

Ve le riccordate anche voi queste cose “traumatiche”?

Ormai questo è diventato un consultorio psicologico… vi lascio la ricetta dei calzoncini con pasta da riporto da portare ai pic-nic quando non si può accendere un fuoco per la grigliata, cerchiamo di non far abrustolire i boschi!

  • 100g di pasta di riporto, se fate pane o pizza il giorno prima tenetene un po’ d’apparte
  • 400g di farina
  • 220g di acqua
  • 8g di sale fino
  • Farciture a piacere
  • Pomodoro da spalmare sopra
  • Origano q.b.
  • Olio extravergina d’oliva q.b.

Fate sciogliere la pasta di riporto nell’acqua tiepida e aggiungete la miscela alla farina, mescolate un po’ e, solo allora, aggiungete il sale e l’olio. Impastate per 10-15 minuti e fate riposare l’impasto finchè non radoppiera il volume.

Stendete la pasta e fate dei cerchi con le mani, con un coltello o con un coppapasta e farciteli con quello che avete in frigo: verdure grigliate o bollite, formaggi, salumi, wurstel, tonno sottolio, ratatuia… chiudete bene i cerchi a mezzaluna, spalmate sopra un po’ di pomodoro e origano, irrorate con un goccio d’olio ed infornate a 180°C per 20-25 minuti.

Gustateli sia caldi che freddi con una birra fresca o un bicchiere di vino e fate “subire” ai vostri figli i pic-nic che facevamo in famiglia tanto tempo fa, se ne ricorderanno a vita con un sorriso stampato sulla faccia.

Godetevi i vostri pasticci ed alla prossima.

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Besos.