Silvia Pasticci

Il Ristorante Torrismondi all’Illuminata 2015 Cuneo.

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Il 2015 è stato dichiarato dale Nazioni Unite Anno Internazionale della Luce (IYL2015). Le celebrazioni abbracceranno diversi campi: un ambito particolarmente accattivante e’ quello di illuminare le citta’ in modo particolare, in modo che le persone possano godere di palazzi e monumenti visti, letteralmente, sotto una luce nIuova. Anche Cuneo, uno dei capoluoghi di provincia piemontesi, si inserisce alla grande all’interno dei festeggiamenti con ILLUMINATA, che si terra’ dal 4 al 14 luglio.

Si tratta di un evento gia’ sperimentato in varie citta’ europee e non solo, e in ordine di tempo l’ultima ad aver creato una #illuminate2015 e’ l’antica citta’ di Bath nel Regno Unito. Poiche’ la luce dev’essere una colonna portante dell’evento a Cuneo si presenterà un’illuminazione particolare della principale arteria della città storica, Via Roma, la cui sede stradale –ora pedonale- e’ fresca di restauro.

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Per aprire i festeggiamenti in modo sontuoso e conviviale la sera del 4 luglio si terra’ una cena specialissima per sole 500 persone direttamente accommodate a tavola nella bella cornice di via Roma, sotto le luce dell’ILLUMINATA.

Parte del ricavato andrà in beneficenza alla Caritas e il resto sara’ reinvestito in promozione turistica e, per far sì che tutto vada per il meglio, i migliori ristoratori di Cuneo lavoreranno all’unisono per far godere tutti I presenti di una cornice straordinaria e di una cena con i fiocchi.

Anch’io sono della partita, insieme ad altri colleghi e a LA MASCA IN CUCINA che ci coordina dal territorio e sono felicissima di un’opportunita’ simile.

Oggi vi presento Pier Paolo Rosa del Ristorante Torrismondi, che vorrei ringranziare per primo, perche’ vedere tanti ristoratori affermati lavorare gratis fianco a fianco mi mette di buon umore ed apre uno spiraglio positivo sul mondo e sulle possibilita’ di lavorare senza farsi la guerra e senza pensare solo alla cassa.

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Buongiorno, Pier Paolo, da quant’è che e’ nel campo della ristorazione?

– Dal 1988 gestisco io il ristorante, sono ormai la terza generazione della famiglia.

 

Complimenti! Sapevo –anche se non sono di Cuneo- che il suo e’ un locale storico, un vero must per molti in citta’. Il vostro è un duro lavoro: cosa la porta a voler continuare?

– Io adoro la mia terra, le cose genuine, la tradizione… ricordo i piatti mangiati da piccolo e non vorrei che mai al mondo si perdessero i sapori, gli ingredienti e i modi di cucinare di questo luogo.

 

Io non sono piemontese, percio’ mi dica: quali sono le peculiarità della zona per quanto riguarda la tavola?

– Direi che per gli antipasti il fatto che le conserve siano fatte in casa e tenute nei vasi.

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Ah, come il famoso antipasto piemontese coi peperoni! Lo conosco, e’ delizioso. E visto che siamo in Piemonte immagino che non mancheranno neanche le carni pregiate…

– Certo che no! tra i nostri secondi più apprezzati ci sono trippe, finanziera, anatra e agnello preparati in svariati modi e, il fiore all’occhiello, manzo e vitello provenienti dagli allevamenti della zona di nostra fiducia.

 

E parlando di primi?

– I nostri clienti ci fanno i complimenti per la pasta, prepariamo la pasta fresca noi e ci preoccupiamo molto che sia il ripieno sia il formato siano preparati con cura. E poi ci sono le zuppe, ideali d’inverno, ricche e saporite, la più amata è la Ola al forno.

 

Buona! Ne ho sentito parlare dalla mia collega food blogger di Frabosa, che la cuoce nel forno a legna.

– Si’, in effetti I nonni la preparavano nel forno a legna oppure sulla stufa, sempre a legna. Ma vi daro’ anche la mia ricetta, che si puo’ preparare sui fornelli tradizionali, e poi mi direte se vi siete leccati I baffi o no.

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Se vogliamo finire in bellezza cosa ci offre il Ristorante Torrismondi?

– Una nostra particolarità è lo zabajone che viene preparato al momento davanti ai clienti, chi non ci conosce resta a bocca aperta.

 

Pier Paolo Rosa, un esempio di gentilezza e di amore per la sua terra, è stato così cortese da darci la ricetta della sua zuppa Ola al forno. Direi che merita una visitina… sia per la cena Mille luci nel piatto durante l’ Illuminata che in un giorno qualunque dopo una passeggiata sotto i portici di Cuneo!

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OLA AL FORNO

700 g porri

600 g costine di maiale

150 g salsiccia

1 kg fagioli regina

300 g cipolle

200 g carote

180 g sedano

200 g coste bianche e verdi

900 g patate

1 mazzetto di gusti con: rosmarino, salvia, timo, prezzemolo, basilico

Tagliare le costine di maiale a piccoli pezzi di 2-3 cm., porli in una ola (recipiente tipico di terracotta) con olio e fare rosolare lentamente unendo la salciccia privata della pellicina e spezzata con le mani.

Pulire i porri e le cipolle, tagliarli finemente poi aggiungerli alla carne rosolata e lasciare stufare lentamente, nel frattempo mondare le altre verdure e tagliarle a dadini, tranne le patate che vengono unite intere e poi schiacciate con una forchetta a fine cottura. Aggiungere anche il mazzetto dei gusti ben legato per non perdere le foglie in cottura, il peperoncino e il sale.

Coprire d’acqua che passi di 10 cm. il composto asciutto e sistemare in forno già caldo a 140°/150° per almeno 12 ore (controllare che la bollitura sia costante e non tumultuosa).

Servire ben calda con olio extravergine e pepe di mulinello.

E’ un piatto tipico che veniva servito come unica portata ed era studiato per non sprecare il calore del forno dopo aver fatto il pane, la ola veniva posta nel forno dopo aver tolto l’ultima pagnotta e veniva lasciata dentro fino al giorno dopo. Risultava una minestra molto asciutta dove il cucchiaio stava in piedi da solo.

Per finire vi consiglio di cliccare qui per rimanere aggiornati sull’evento.

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Godetevi i vostri Pasticci ed alla prossima, o anche su facebook!

Besos.

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