Io e la tecnologia… diciamo che, in questo preciso istante, affogherei le mie pene da analfabeta tecnologica in uno di quei burrosi e magnifici nodini che vedete in foto. Purtroppo dovrò affogare le mie pene in un bicchiere d’acqua frizzante sgasata, perchè quei magnifici nodini che vedete in foto sono finiti da un po’, più o meno da una settimana fa; cioè da nove giorni in cui quella bontà di farina, burro e pieghe a base di mattarello è stata infornata… e questo perchè io scrisi l’articolo quando ancora potevo affogare nel burro piemontese condito da farina, ma qualche malefico incatesimo tecnologico ha fatto sì che l’articolo uscisse il 27 ottobre privo di testo, bello, neh?
I nodini sono dei Danish pastries appartenenti al tema del mese della sfida MTChallenge numero 50 tutta dedicata ai Croissant di Luisa Jane Rusconi con un tema del mese tutto dedicato alle paste sfogliate che compilò Ilaria Talimani e che noi “riesumeremo” perchè, davvero, merita la sfachinata di mattarello.
L’origine dei Danish pastries la potete leggere qui, direttamente nella ricetta originale del tema del mese che, a suo momento, fu amorevolmente sfogliata e matarellata da Sara Fumagalli che inforno una vera meraviglia a forma di fiore e arrichita da marmellata.
Accompagnatemi in cucina che ci diamo al burro come se non ci fosse un domani!
I miei Danish pastries per il Club del 27.
Per circa una ventina di nodini Danish pastries:
- 500 g di farina di Manitoba 00 (più quello per spolverare su piano di lavoro e mattarello).
- 125 ml di latte intero tiepido.
- 90 ml di acqua fredda.
- 80 g di zucchero semolato.
- 2 uova medie.
- 10 g di sale.
- 10 g di lievito di birra disidratato.
Per sfogliare:
- 250 g di burro non salato freddo di frigorifero e di altissima qualità.
Prima d’infornare:
- 2 cucchiai di zucchero semolato.
- 1 tuorlo d’uovo.
- 1 cucchiaio di latte fresco intero.
- 1 cucchiaino di cannella.
Impastate tutti gli ingredienti del primo gruppo in una planetaria per circa 6-8 minuti a velocità media. A mano serviranno almeno 15 minuti, evitate la tentazione di aggiungere altra farina se vedete che il composto vi si attacca troppo alle mani. Formate una palla, infarinatela e mettetela in un sacchetto per alimenti capiente e poi fate riposare per un’ora in frigorifero.
Formate un rettangolo di circa 50 x 20 cm con la pasta lievitata e, con qualche colpo iniziale di mattarello, formate un rettangolo anche con il burro messo tra due pezzi di carta forno che raggiunga 30 x 17 cm circa.
Mettete il burro in centro alla pasta brioche e chiudete come si chiudono le finestre, o le icone religiose, con i due lembi rimasti verso il centro. Girate e piegate a tre (come le lettere della banca), ma in questo caso dividete in due parti uguali che piegherete verso il centro. Lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora.
Premete le giunte dell’impasto con il mattarello in modo da non far uscire il burro quando stenderete la pasta. Tenete sempre i lati chiusi di fronte e la piega sempre ai lati e allungate sempre in quella direzione, quando il rettangolo sarà allungato piegate di nuovo come nella piega precedente, in tre parti uguali chiuse verso la centrale. Lasciate riposare un’ora in frigo e ripetete di nuovo il passaggio prima del riposo lungo, 8 ore o tutta la notte.
Prendete il vostro impasto per Danish pastries e stendetelo sempre per lo stesso verso. Potete tagliare e formare le paste come volete, io ho scelto di fare dei piccoli nodi partendo da una striscia di 15 cm di lunghezza (giusto per farne tanti e avere una scusa perfetta per mangiarne più di uno 😉 ).
Prima di infornare ho spennellato i Danish pastries con una miscela di tuorlo d’uovo e latte ben mescolati e, su una parte, ho aggiunto un po’ di zucchero misto a cannella in polvere. Che dire… pura libidine!
Tenete in forno ventilato sopra e sotto per circa 15 minuti a 200°C.
Godetevi i vostri Pasticci ed alla prossima.