Eccoci qua ad una nuova sfida per MTChallenge, in questa occasione si tratta di…
Essendo stata vincitrice della sfida precedente Patrizia di Andante con Gusto ha scelto questo piatto. Devo dire che l’ho pensata, l’ho pensata molto, l’ho pensata intensamente… E non sempre a fin di bene.
- Ma con le sue magnifiche spiegazioni, che trovate qui, dissossare un pollo è stata roba di (veramente) pochi minuti. Ho sofferto più a rimandare e rimuginare sulla cosa che a farlo. E poi, mi sono “dovuta” comprare un coltello da dissosso fichissimo!
E ora veniamo a noi, non contenta con il trauma procurato dai croissant del mese scorso e del dissosso del pollo della sfida MTChallenge 51, cosa decido di fare? Ma il pollo alla Wellington, certo!!
Immagino che saprete la storia di questo Wellington, vince la battaglia di Waterloo ed è un po’ rompiscatole a tavola, inventano questo piatto pieno di tutto ciò che di più caro c’è al mondo, lo coprono con la sfoglia e fanno dei tagli a spiga, come le stringhe degli stivali del nostro caro Generale. Molto riduttivo ma rendo l’idea di quale sia l’idea che avevo in testa – ma in versione “operaia” – ma con il pollo al posto del filetto di manzo.
Ci mettiamo all’opera?
Pollo Wellington per MTChallenge.
Per 4 persone:
- 1 pollo piccolo (un kg circa).
- 200g di funghetti champignon.
- 200g di carne macinata di manzo.
- 100g di patè.
- 150g di prosciutto crudo in fette sottili.
- 1 rotolo di sfoglia (io ho fatto la sfoglia a casa e non mi è piaciuta, non vi do la ricetta che avevo io…)
- 1 uovo sbattuto per spennellare.
- 2 cucchiai da minestra di olio extravergine d’oliva.
- Sale, q.b.
- Pepe nero macinato, q.b.
Per il gravy:
- 500ml di acqua.
- 100ml di vin santo.
- 1/4 di cipolla.
- 1 carota piccola.
- 1 pezzetto di sedano.
- 1 cucchiaino di burro.
- 1 cucchiaino di farina.
- 1 cucchiaino di burro al tartufo.
- Sale, q.b.
Dissossate il pollo seguendo le istruzioni di Patrizia
Prepariamo la farcitura. Pulite e tagliate in quarti gli champignon e fateli saltare in padella con un cucchiaio di olio a fuoco forte finchè non hanno perso tutta la loro acqua di vegetazione e si sono dorati. Mescolateli con la carne macinata, salate e pepate. Chiudete il pollo.
Fatelo rosolare a fuoco medio per una mezz’oretta girandolo da tutte le parti e stando attenti a non bucare la pelle. Ritirate dalla pentola e fate raffreddare.
Nello stesso olio dove abbiamo rosolato il pollo mettiamo tutte le ossa tolte al pollo, la carota a pezzetti, la cipolla e il sedano e facciamo dorare per bene. Quando sarà tutto dorato sfumiamo con il vin santo e aggiungiamo l’acqua, aspettiamo che bolla, abbassiamo a fiamma al minimo e mettiamo un coperchio.
Quando il pollo sarà tiepido gli togliamo il filo e lo ricopriamo. Su un pezzo di pellicola per alimenti stendiamo la pasta sfoglia, un “lettino” di prosciutto crudo e lo spalmiamo con un po’ di patè, adagiamo sopra il pollo -dalla parte del petto- e chiudiamo la pellicola attorno al pollo per avvolgerlo con il tutto, chiudendo bene sotto la pasta sfoglia. Facciamo il taglietti a spiga sulla parte superiore del nostro pollo, spennelliamo con l’uovo e inforniamo a 180° per 40 minuti circa.
Mentre il pollo Wellington è in forno noi prepariamo il gravy. Filtriamo il brodo preparato con le ossa e le ali del pollo e lo versiamo su un piccolo roux fatto con burro fuso e farina fatta dorare, lasciamo rapprendere e, alla fine, uniamo il burro al tartufo. Saliamo e pepiamo se serve.
Come contorno per questa follia di pollo ho deciso che sarebbero andate più che bene le semplicissime patate al forno tagliate a spicchi e condite con sale e olio.
Il responso finale è buonissimo ma riserviamolo per le occasioni speciali…
Godetevi i vostri Pasticci ed alla prossima o anche su facebook!
Besos.
Diciamo che un matrimonio in primavera è più bello e avremmo più tempo per fare una lista nozze che farebbe tremare le ginocchia ai reali del Regno Unito…
Vorrei dirti un sacco di cose.
tipo che il filetto alla Wellington è uno dei pochi piatti che faccio, con soddisfazione mia e dei commensali tutti
tipo che le persone creative mi piacciono-e quelle capaci di sovvertire le regole ancora di più
tipo che più del filetto alla Wellington e più della creatività sovversiva delle persone mi piace la loro ironia-e questo pollo operaio mi ha rallegrato la serata.
Invece, non ti dico niente di tutto questo, salto tutti i convenevoli e vado al sodo: quando ci sposiamo? 🙂
Fantastica Silvia, ti adoro senza se e senza ma 🙂
Un abbraccio a te, siamo cresciuti sia io sia il blog grazie alla tua sfida. E prova con sto Wellington, magari di maiale per non buttare via 40 euro di carne se non venisse! (che ho i miei seri dubbi…)
La mia fissa da un po’ di tempo in qua è preparare il filetto alla Wellington. Se non l’ho ancora fatto è perchè non mi sento pronta, ho paura di fare una ciofeca perché la parte relativa alla cottura mi mette molto in ansia. Già non sono bravissima a preparare un roast beef che si rispetti, figuriamoci il Wellington. Però vi ho lanciato lì il disosso. Che credimi, è molto molto più facile che non quello che invece hai voluto fare tu con il tuo pollo.
Del quale noto una cottura perfetta che era proprio il mio dubbio principale. Credo che ci proverò anche io sai? Questa è un’idea davvero strepitosa. Complimenti di cuore.
Un abbraccio, Pat
Mio marito dice che sono più da psicofarmaci… grazie, mi tiri su il morale! 🙂
Il pollo alla Wellington?!? Ma tu sei un genio!!!! 😀
Splendida idea e splendida realizzazione!!!
Grazie Giulietta! infatti era la mia idea per Natale… Patrizia, con la sua sfida, ci ha aperto un mare, anzi, un cielo pieno di volatili di possibilità!!
Bella l’idea di infilare Wellington all’interno del pollo.
Bella sapida! questa ricettina mi piace molto e vorrei sapere quanti polli ripieni ci saranno a Natale, visto che, anche questo potrebbe troneggiare in un menù della Festa.
Buona sfida
Ihihihihihihih <3
…e lo sapevo che la Pasticcia avrebbe sparato alto!!! Grande!!!
Molto scenografico e più semplice di quanto io pensassi… Ora speriamo che il vincitore della prossima sfida non ci faccia allevare ostriche nella vasca da bagno o robe simili!
Diciamo che era un pollo con “scarpetta” compresa!
Bellissima idea, così la sfoglia fa “pane” riempiendosi di gusti e sapori!
Esecuzione perfetta poi!
Hai capito il sig. Wellington? Mica scemo! 😛
E mi piace la tua idea del pollo ripieno in crosta.. bono!!
MTChallenge sta facendo venire i peli sul petto anche a me, mai che ci abbia pensato tanto per le ricette quanto penso per quelle delle sfide perché MTCHALLENGE TI METTE IN MOTO IL CERVELLO!
In teoria ci andrebbe qualcosa di francese ma io ho messo quello toscano di fegatini di pollo -per restare in tema-. Confesso che avrei voluto farlo io, come ho fatto con la sfoglia, ma servendo una quantità così bassa la pigrizia ha vinto…
Il pollo alla Wellington mi mancava! Ti sposerei solo per averlo concepito, creato e pappato. Grande!
ecco, aspettavo solo che qualcuno lo pubblicasse x chiarire tutti i miei dubbi in merito. si può fare e a quanto vedo si può fare pure bene. solo una curiosità, che paté ci hai messo?
Secondo me il burro dei croissant della sfida del mese scorso mi ha dato alla testa… comunque Patrizia aveva ragione: il blog (e la sua padrona) ha i peli sul petto, è passato ad un sltro livello.
Comunque vada sarà un successo….. anzi credo lo sia.. mai fatto il filetto alla Wellington..qualcosa che temevo..ma dopo aver disossato un pollo…dici che un filetto alla Wellington mi potrà fermare??? Tsè…. tu ci hai fatto un pollo…disossato…sei stata grandiosa 😉