Silvia Pasticci

Tortilla al quadrato per l’ultima sfida MTChallenge.

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E siamo alla sfida numero 72 di MTChallenge, l’ultima che vedrà un vincitore perché da ora in poi la community diventa una scuola di cucina per tutti noi (sia quelli che parteciperanno, sia quelle che guarderanno dagli spalti). E, come ben detto dal Capo Maso nell’articolo di presentazione di questa longeva gara, con la sfida di questo mese si chiude il cerchio.

Perché poche cose sono tanto rotondamente perfette come una tortilla de patatas fatta dorare in una padella e pochi gusti tanto rotondamente perfetti come la versione che ci ha regalato Mai Esteve di Il colore della curcuma, vincitrice della sfida sul afternoon tea, una versione identica alla sua che tutti abbiamo provato e accompagnato con una nostra personale versione un po’ pazzerella della tortilla tradizionale.

Potreste pensare che, essendo iberica pure io, la sfida sarebbe stata più facile per me, ma nulla di così lontano dalla realtà… immaginatevi che, di colpo, qualcuno vi dicesse che dovete fare il sugo di pomodoro o il risotto (per parlare di emblemi dell’italianità a tavola) in un modo completamente diverso dal vostro solito, non andreste un po’ in crisi? a Casa Pasticci cipolla e patate vanno in padella, in olio profondo, nello stesso momento. Di padelle ne uso due; una più grande per la frittura ed una più piccola per dar forma alla tortilla. In ultimo uso un coperchio per padelle (importato in valigia direttamente dal supermercato Eroski dietro casa dei miei) per girarla e non un piatto. Come vedete saranno piccolezze, ma con queste piccolezze ho perso le certezze di tutti i miei 40 25 anni…

Mai ci chiedeva di accompagnare la tortilla con “un qualcosa” e io ho voluto fare un omaggio alla sua terra, la Catalonia, accompagnandola con una cosa che troverete ovunque se viaggiate oltre i Pirenei, il pa amb tomaquet, una fetta di pan de pagès (il pane del contadino, una pagnotta dalla mollica leggermente alveolata e con la crosta spessa) spalmato con un tipo di pomodoro ramato apposito chiamato “pomodoro da appendere” e con un goccio d’olio d’oliva. A Mai piace la tortilla più “bavosa”, cioè con l’uovo meno cotto, ma noi l’abbiamo mangiata di proposito fredda ed adagiata sul pa amb tomaquet e non me la sentivo di rischiare con l’uovo semi crudo.

E ora passiamo alla tortilla pazzerella: una reinterpretazione, destrutturazione, riabilitazione, ricostruzione e chi più ne ha più ne metta. I vincoli per questa seconda parte della sfida MTChallenge erano l’uovo e la patata, presenti per forza, e l’uso della padella per qualcuno dei passaggi.

Tortilla per dessert per 4 persone:

  • 200 g di patate, al netto degli scarti.
  • 150 g di cipolla dorata.
  • 150 + 20 g di zucchero semolato.
  • 100 ml di panna fresca da montare.
  • 1 tuorlo d’uovo.
  • 1/2 limone.
  • 1 cucchiaino di zucchero a velo.
  • 1 cucchiaino di burro.
  • Cannella, q.b.

Iniziate tagliando la cipolla e mettendola in un pentolino a fuoco medio con il succo e la buccia di mezzo limone e 150 g di zucchero semolato, girate ogni tanto finché non si sarà formata una confettura densa (ci vorranno circa 45 minuti). Togliete dal fuoco e lasciate riposare.

Grattugiate con una grattugia a fori larghi la patata e strizzatela molto con le mani. Mettete la “pasta” ottenuta in un canovaccio o nella carta da cucina per farle perdere l’umidità.

Preparate una crema inglese con il tuorlo d’uovo sbattuto con 20 grammi di zucchero semolato e la panna liquida, aggiungete un pizzico di cannella e mettete in un pentolino sul fornello più piccolo che abbiate e al minimo girando continuamente finché la crema si sarà addensata e velerà il cucchiaio, il tutto senza mai arrivare a bollore o l’uovo diventerà frittata. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare coperta.

Mescolate le patate grattugiate con lo zucchero a velo, dividete in 4 parti e fate cuocere a fuoco medio in una padella imburrata finché i piccoli rosti (non trovo la dieresi su questa tastiera, ma andrebbe sulla lettera “o”) non saranno ben dorati.

Per servire mettete un cucchiaio abbondante di crema inglese alla cannella sulla base, adagiate sopra il tortino di patata e aggiungete le cipolle caramellate al limone.

Alla prossima!

 

 

 

4 Commenti

  1. Silvia (Autore Post)

    Ecco che Mai è riuscita a stravolgerci tutti, forse pensando già alla scuola mtchallenge! Prima facendoci cucinare una ricetta semplice con dei passaggi molto precisi. Poi costringendoci ad inventare come nelle cucine blasonate.

  2. Silvia (Autore Post)

    Grazie Mai, il pa amb tomaquet, in questo momento storico, mi sembrava doveroso come omaggio ad una terra che ora sta soffrendo (stupidamente) un odio inutile da parte di persone che non la conoscono e non sanno come siano fatti i suoi cittadini.
    Parlem!
    P. S. il mio coperchio è completamente piatto ed in alluminio, che non pesa nulla, in Italia non si trovano e io li porto addirittura in valigia per le amiche in Italia

  3. Mai

    E pure un qualcosa di bavoso lo vedo nella fetta della tua tortilla! Girarla con un coperchio è una cosa un po’ pericoloso perché questi, a volte, hanno i bordi con uno spessore diverso e la tortilla col cavolo che scivola… rimane bloccata li! Se mi parli invece di quelli fatti a posta i “tomba truites” con un manico al centro come se di un coperchio si trattasse, e piatti d’altra senza rilievi alcuno ti direi che pure io ce l’ho, anzi ho quello di terracotta (che pesa un quintale già da solo figuriamoci quando deve girare la tortilla…) e ho anche quello di plastica… leggero ma tutto bruciato perché ci si appoggia la padella calda e chiaro…!
    Il tuo accompagnamento, il pa amb tomaquet mi fa felice, e lo sai quanto!!!!

    E mi fa felice che ci hai dato dentro con la versione dolce, che vedo in tanti hanno seguito, e sinceramente non me lo aspettavo proprio! Perciò tanto di cappello, la tua versione poi ha tenuto tutti gli elementi usati in quella tradizionale senza perderli di vista e questo mi fa molto piacere!

    brava

  4. acquaviva

    mi piacciono parecchio il tuo Roesti (se non trovi la dieresi aggiungi una e dopo la o, come si fa in tedesco) zuccherato e la tua marmellata di cipolle che sfrutta la pectina del limone, come trovo molto spagnolo il tocco di cannella nella crema. E… pure io cuocio patate e cipolle per la tortilla in olio profondo, consolati!

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