Sono matta completa. Ma fuori di testa da non farcela più e dovermi dare alla pasta di zucchero per rilassarmi. Sto per partire per le vacanze a casetta di mammina e pappino e ho commesso l’errore di prendere i biglietti aerei da Ryanair. Lo so… starete pensando “ma chi te l’ha fatto fare”… Se prendere i biglietti da Ryanair era già una specie di messa alla prova dei nervi figuratevi se si aggiunge un problemino dell’ultima ora… La Spagna è in gravissime difficoltà ed il governo ha deciso di mettere una tassa ai voli che atterrano o partono dalla Spagna. La norma è pura retrattiva, cioè, anche se ho comprato i biglietti un po’ di tempo fa devo pagare la tassa. E qua subentra Ryanair che ha un simpatico numero verde a pagamento (15€ a botta) che “misteriosamente” interrompe la comunicazione appena la gentile signorina capisce che sei nella merda fino al collo in difficoltà. Perchè sono in difficoltà? perchè ho pagato con una carta di credito ricaricabile che cambia numero ogni volta che viene usata on line e Ryanair no mi può caricare l’importo della tassa alla carta di credito con la quale ho pagato i biglietti aerei. Un indirizzo mail non ce l’hanno e non sono disposta a spendere di nuovo 15€ per una risposta che forse non arriverà. Si capisce perchè sono fuori di testa? Avevo proprio bisogno di fare qualcosa di rilassante, di toccare e strapazzare qualcosa di morbido (e Figlio non aveva voglia di lasciarsi fare), di pensare a cose belle dolci…In realtà dovrei fare una confessione: a me i dolci non mi fanno impazzire, tendo a togliere zucchero dalle ricette e, quando posso, anche il burro. In pratica ho ricoperto la torta di pasta di zucchero che nessuno a mangiato. A me piace il succo di limone fresco, le cose molto croccanti che mi fanno venire la pelle d’oca, i dolci “stupidotti” come le brioches casalinghe, mai niente di troppo complicato. Ma la red velvet… morbidosa, più buona il giorno dopo che appena fatta, anche senza ripieno e mai inzuppata, tanto è già umida così com’è. Peccato di gola!
Red velvet senza burro.
- 300 g farina 00
- 280 g zucchero semolato
- 120 ml olio di semi
- 2 uova
- 2 cucchiai di cacao in polvere
- 1 cucchiaino di colorante rosso (non imprescindibile, anzi, prescindibilissimo)
- 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
- 250 ml latte
- 2 cucchiai di limone fresco
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 2 cucchiaini di aceto di mele
Per prima cosa preparare il latticello mescolando il latte con il succo di limone, mescolare e lasciare a riposare finchè non sarà usato.
Montare le uova con le fruste elettriche ad alta velocità e quando saranno gonfie aggiungere lo zucchero e l’estratto di vaniglia. Quando il composto sarà gonfio unire l’olio e continuare a mescolare ad alta velocità.
Aggiungere metà della farina setacciata con il cacao mescolando piano con una spatola per non sgonfiare il composto.
Unire il latticello e il colorante (se lo usate) e continuate a mescolare dolcemente, dopodichè unire il resto della farina incorporando il minimo imprescindibile.
Subito prima di mettere in forno mescolare il bicarbonato con l’aceto (questo sarà il nostro lievito). Se il bicarbonato è aperto da molto tempo non farà schiuma, il che vuol dire che non aiuterà la lievitazione in forno, se succedesse mettetene poco lievito vanigliato.
Io ho usato uno stampo (ben imburrato e foderato in fondo con della carta forno) da 20 cm di diametro e la mia torta ci ha messo un’ora e un quarto a cuocere in forno ventilato a 160°C, regolatevi a seconda del vostro stampo.
Una volta ben fredda (io ho aspettato al giorno dopo, in modo che il pan di spagna fosse fermo per tagliarlo a metà un po’ meglio) riempite con il frosting di Philadelphia. Per le misure del mio stampo le dosi sono:
- 160 g di Philadelphia (due panetti)
- 160 g di zucchero a velo
- 80 g di burro
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Per il mio gusto questo frosting viene meglio se fatto a mano e non con la frusta elettrica, in quel modo incorpora troppa aria. Schiaccio il burro con lo zucchero a velo e la vaniglia e quando e uniforme ci aggiungo il philadelphia, mescolo poco e infilo in frigo per mezz’ora prima di riempire la torta, lasciando un po’ per darlo al esterno in modo che la pasta di zucchero attacchi.
Per la decorazione ho usato della pasta di zucchero e i fiori e le foglie le ho colorate con dei coloranti in polvere. Immaginazione al potere!! fate un po come più vi piaccia e coinvolgete i bambini, si divertiranno di sicuro!
😉 sai, sono “leggermente” logorroica ed ero veramente fuori di testa, la torta passa in secondo piano.
Bellissimo articolo!
Io per i dolci non è che sia una patita ma la mia red velvet è piuttosto poco dolce e se ci aggiungi il puntino di acido del philadelphia viene molto equilibrata. Devo provare a farcirla con la crema del tiramisù… e senza pasta di zucchero 😉
ma è carinisssima!!! e dev’essere anche buona 🙂 Complimenti Silvia! 🙂 …(la pasta di zucchero rilassa anche me hahahah, però la mangio anche!!! ) 🙂 ciao!
Non ci crederai ma, in casa Pasticci, la pasta di zucchero la scartiamo. Mi piace tantissimo lavorarla ma molto meno mangiarla. Non dirlo in giro, però 😉
bellissima e sicuramente buonissima, forse poco dietetica, ma non siamo a dieta tutto l’anno…la proverò
saluti
paola